DANNATI NITRITI
- Edoardo Musto
- 17 set 2015
- Tempo di lettura: 4 min
Come tutti gli animali domestici anche i pesci espellono urina e feci, e anche loro necessitano di cure ed attenzioni. Possedere un acquario non è banale come si pensa: bisogna prendersene sempre cura e, per offrire un ambiente confortevole ai vostri pesci, è necessario munirlo di moderni sistemi per depurare l'acqua dalle sostanze a loro nocive. Se siete alle prime armi con gli acquari e avete deciso di allestirne uno, questo articolo vi spiegherà il ruolo dei nitriti nell'acqua e di come tenerli sotto controllo.
IL CICLO DELL'AZOTO

Prima di tutto dobbiamo dire che i Nitriti (NO2) sono delle sostanze altamente tossiche per i nostri amici pinnuti anche a basse concentrazioni. Solitamente i pesci tendono a risentire di stress da nitriti quando questi superano i 0,3 mg/l ma la sopportazione varia di specie in specie. Comunque anche se si ha specie molto resistenti la permanenza di nitriti in acqua, al lungo andare, finirà per far ammalare gli animali. L'NO2 solitamente si trova in acquario nelle prime fasi della sua maturazione e sono dovuti alla normale attività batterica presente in tutte le acque del mondo. Alcuni ceppi di batteri presenti nell'acqua (batteri nitrificanti) assorbono l'ammoniaca che si libera dalla normale decomposizione di elementi organici (mangime, pesci morti, piante) e la trasformano da prima in ammonio e poi in Nitriti. Questi batteri di solito sono i primi a formarsi e a colonizzare l'acquario, per questo nelle prime fasi della maturazione di un filtro vi sarà un picco di nitriti che inizialmente non potranno essere sintetizzati. In questa fase della maturazione che va da un minimo di 15 a un massimo di 40 giorni è opportuno non aggiungere pesci nell'acquario per non provocare loro danni. Dal decimo al ventesimo giorno di maturazione un altro ceppo batterico comincerà a svilupparsi nell'acqua (batteri denitrificanti). Questi batteri si instaurano nei cannolicchi presenti nei filtri dell'acquario penetrandovi nelle cavità naturali che vi sono al loro interno. Questo accade perché questi batteri si sviluppano in assenza di ossigeno, che non riesce a penetrare nei piccoli fori dei cannolicchi. Questi batteri assorbono i nitriti e li trasformano in nitrati (NO3) che sono innocui agli abitanti dell'acquario se non superano i 50mg/l (questi poi verranno eliminati dai cambi mensili di acqua, dal lavoro di alcuni batteri e dal normale ciclo vitale delle piante che li ritrasformeranno in azoto che si liberera, sotto forma di bollicine, nell'aria). Finche i nitriti non saranno eliminati da questi batteri l'acqua del nostro acquario non sarà sicura per i pesci. Per questo ogni acquariofilo esperto sa di dover avere sempre a portata di mano un test degli NO2. Comunque è consigliabile non introdurre animali fino allo scadere del canonico mese di tempo, per far instaurare nel filtro la flora batterica.

Di sopra il grafico di quello che avviene nell'acquario tra i 17 e i 40 giorni di attivazione.
COME ACCELLERARE LA RIMOZIONE DI NITRITI
Per accellerare il processo di nitrificazione ci sono in commercio vari prodotti contenti batteri vivi in stato di latenza o composti organici in grado di immettere nutrienti nell'acqua. L'utilizzo di questi prodotti però non ci deve far pensare che possiamo aggiungere subito i nostri ospiti, solitamente l'utilizzo di questi prodotti fa si che il picco di nitriti in una tempistica leggermente più breve. Altri metodi per accellerare il processo possono essere l'immissione di piccolissime quantità di materiale organico nell'acqua (pochissimi pizzichi di mangime una volta ogni 2 giorni) per far si che cominci in anticipo il processo di nitrificazione e con questo il picco di nitriti. Un altro aiuto molto importante puo essere il ruolo ecologico delle piante in acqua. Le piante, infatti per sopravvivere devono assorbire azoto dall'acqua sia come forma di ammoniaca sia come nitriti e nitrati. Quindi il normale ciclo biologico dell'acqua puo velocizzare lo smaltimento di questi materiali inquinanti. Per ultimo vi è l'utilizzo di un aeratore che di per se non elimina i nitriti ma immette ossigeno nell'acquario, utile sia per la normale proliferazione batterica sia per fornire più aria ai pesci se si trovano in acquario con presenza di nitriti.
SINTOMI E CURE
I sintomi di una eccessiva quantità di nitriti nell'acqua riscontrabili sui pesci sono, un eccessiva ricerca di ossigeno sul pelo dell'acqua, inappetenza e scarsità di movimento. Questo avviene perche i nitriti (come il monossido di carbonio per l'uomo) si attaccano all'emoglobina presente nel sangue dei pesci non permettendogli più di instaurare un legame con l'ossigeno. In altre parole i nostri pesci moriranno per mancanza di ossigenazione nel corpo. Se notiamo questi sintomi è necessario subito fare un test dell'acqua. Se questo si rivelasse positivo bisogna subito cercare di tamponare la situazione facendo un massiccio cambio di acqua (circa il 45% - 50%) per diminuire le concentrazioni di nitriti in acqua. Solitamente se avviene un aumento di nitriti dopo i 40 giorni di maturazione vuol dire che vi è stata una mancata maturazione. In altri casi può esservi un eccessiva immissione di elementi organici in acqua tramite il sovraffollamento della vasca, la somministrazione di troppo cibo o la morte di uno o più animali rimasti a decomporsi in acqua. Attenzione: se i nitriti sono alti nei primi 40 giorni questo è tutto normale, come detto precedentemente, e non bisogna assolutamente fare cambi d'acqua che rallenterebbero ulteriormente la formazione della flora batterica.

Cannolicchi, essenziali per l'instaurazione di batteri denitrificanti. I batteri si instaurano in profondità di queste rocce porose, dove non penetra l'ossigeno.

Test a reagente chimico effettuato da me in una vasca avviata da 17 giorni. Si nota che il picco dei nitriti è iniziato.
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